Ligolò – Storia per imparare ad amare la diversità

Pubblicato il: 16 Maggio 2020
Ligolò_pesciolino

– Ligolò, Pesciolino Colorato –

 

Colore, luce, ombre, buio …

Sciacquio, suono, turbinio, silenzio

Questo è il mare ed è qui che ho incontrato una vecchia, vecchissima ostrica che mi ha raccontato una magica storia

C’era una volta, in fondo al mare, una nave inabissata da mille anni, che era diventata la città dei pesci colorati.I pesci erano proprio tanti: piccini, grandi, grandissimi e poi c’ erano conchiglie, polpi, calamari e gamberi. Tutti nuotavano volteggiando e giocando nell’acqua, era proprio un bel posto per sentirsi a casa. Da un po’ di tempo, però, qualcosa era cambiato, Pesciolinoville (così si chiamava questo magico posto) non era più la stessa, c’era molta confusione.  Maggio era il mese in cui si schiudevano le uova e i pesciolini, attaccati alle code delle loro mamme, imparavano a nuotare e ad uniformarsi al gruppo, per poi confondersi nella grande corrente oceanica. Erano piccoli e coloratissimi: verdi, rosa, azzurri, gialli, ognuno con il musetto appuntito e gli occhi chiari. Non fosse stato per i loro colori così sgargianti, avresti fatto fatica a riconoscerli, perchè dato il primo colpo di pinna, incoraggiati dai pesci più anziani, imparavano velocemente a muoversi attraverso i coralli, portavoce di una danza uniforme ed antica quanto il mondo, testimoni inconsapevoli dell’ordine universale. Il re Tritone, che governava gli abissi con grande cura e attenzione, si sentiva molto soddisfatto del buon lavoro che tutti gli anni si ripeteva a Pesciolinoville, perciò anche quella volta era pronto a battere il mistico tridente per chiudere i festeggiamenti, riconoscendo alla città il premio più ambito dei Sette Mari: la Targa della Sapienza.

 

Colore, luce, ombra, buio …

Ad un tratto un ovetto color arcobaleno era rotolato in mezzo alla coda di Re Tritone:

  • Fermi tutti! Mi serve una spiegazione! Cosa mai può significare questo ovino rotolante, con i colori tutti strani, che vaga da solo controcorrente? Di chi è?

Tutto intorno si era fatto silenzio, nessuno osava rispondere

  • E’ di tutti noi! –

Era scaturito lo stupore Generale. Chi aveva risposto con così tanto vigore al Re dei Sette Mari?Era stata una vecchia, vecchissima ostrica, che nella confusione generale, aveva preso con sé l’ ovetto arcobaleno e pronunciato queste parole:

  • E’ un ovetto fatto a modo suo, che va coccolato ancora un po’, ma sono anziana quasi quanto la Baia dell’Antica Speranza e sono sicura, nel profondo del mio cuore, che amato nel modo giusto, anche questo piccolo troverà la sua strada. Re Tritone aveva scosso la testa, non era per niente convinto, ma conosceva bene la vecchia ostrica, quindi aveva deciso di concedere occasione al destino di potersi esprimere.
  • Mmh, va bene! Ma ad una condizione! Finchè non saremo sicuri che il piccolo sia realmente uno dei nostri, a Pesciolinoville non sarà conferita nessuna targa, voglio proprio vedere come andrà a finire!

E con un elegante colpo di pinna aveva chiuso la manifestazione. Una mattina di Settembre, quando quasi tutti avevano dimenticato l’accaduto, l’ovetto aveva cominciato a scuotersi in modo insolito. Mr. Granchietto, l’infermiere ostetrico della città, aveva capito che era giunta l’ora e attraverso le sue preparatissime chele aveva rotto l’uovo con grande maestria. Ne era uscito fuori un pesciolino di medie dimensioni, colorato e con il naso a patata. Invece di piangere, come tutti i piccoli pesci appena nati, aveva popolato la nave con la sua risata argentina e gli occhietti neri, vispi e distanti, guizzavano qua e là, lungo il confine della laguna.

Era nato il pesciolino Ligolò.

L’arrivo di questo pescetto inconsueto aveva portato molto scompiglio sul fondo di quel mare che era sempre stato calmo e rigoroso, Ligolò era diverso dai piccoli monocromatici che seguivano la corrente senza far rumore. Non incontrava, scontrava. Non nuotava, rotolava.Non parlava, urlava (lo sai che i pesci parlano e spesso noi non li sentiamo?).Gli anziani lo sgridavano, ma questo non faceva che peggiorare la situazione.Ligolò finiva spesso in castigo, ma non riusciva a capire e ogni volta che accadeva questo, urlava sempre più forte, si gonfiava fino a diventare paonazzo, rompeva qualche giocattolo e scappava via.

Allora nella grande nave non si sentiva altro che dire

  • Di questo Ligolò cosa dobbiamo fare? Non si può andare avanti così!

Per fortuna lì viveva un polpo molto saggio …

  • Guardate bene! Ligolò è rinchiuso dentro ad una grande bolla che lo protegge, è lontano, solo e spaventato, non sa come comportarsi.

All’ interno della sua bolla sembra vedere gli altri, in realtà è lontano. Avete fatto caso ai suoi occhietti? Scuri come la pece, hanno bisogno di luce soffusa per poter essere guidati lungo le complicate rotte dell’oceano. E le sue pinne? Sono molto forti, ma necessitano di imparare la direzione attraverso carezze sussurrine e tanta pazienza.Dette queste parole, il vecchio e saggio polpo, dopo aver fatto occhiolino alla principessa delle sirene, aveva preso un antico amo e piano piano aveva iniziato a far sgonfiare la bolla.

  • Perchè non la scoppi?

Aveva chiesto una cozza pettegola che si trovava lì in villeggiatura

  • Le bolle proteggi-pesciolino non si possono scoppiare, ci vogliono molta cura e attenzione. Tu non le vedi, ma questi pescetti hanno orecchie speciali cucite ai lati del cuore, se facciamo troppo rumore si spaventano, scappano via e non li prendiamo mai più!

Intanto la bolla protettiva si sgonfiava e Ligolò lentamente si liberava.

Era confuso e cercava forsennatamente il suo nascondiglio, ma al tempo stesso era curioso e iniziava ad avvicinarsi agli altri. Senza la sua bolla sentiva meglio, non aveva più bisogno di urlare per raggiungere i suoi amici. Anche gli anziani, fino ad allora contrariati e perplessi, avevano iniziato a vederlo per chi era realmente: un pesciolino arcobaleno, forse un po’ monello, ma che piano piano cominciava a nuotare con e verso gli altri. La vecchia, vecchissima ostrica, ogni giorno sorrideva sempre più soddisfatta e quando Il nostro piccolo amico era pronto, ecco apparire re Tritone …

  • Siete stati molto bravi, tutti quanti, perchè avete trovato il modo di portare a Pesciolinoville una nuova armonia. In quanto Re dei Sette Mari, oggi conferisco la Targa della Sapienza alla città, ma non solo … Ligolò, vieni qui!

Tritone aveva preso una medaglia lucente e l’aveva appesa alla pinna natatoria del nostro piccolo grande eroe.L’ incisione riportava questo importantissimo pensiero:

“a Ligolò, che ci ha insegnato che tutti i colori sono belli e possono vivere insieme … e alla sua maestra ostrica, che ci ha ricordato quanto una buona dose di amore e pazienza possano condurre ogni pesciolino verso il suo viaggio”

Applauso generale.

Era ora di andare, la vecchia e saggia Ostrica aveva fatto il suo dovere e un po’ defilata dalla folla si era chiusa nel profondo del mare.

Luce, colore, ombra, buio …

Sciacquio

Amore

Perchè il mare, nel profondo del suo misterioso cuore, racchiude in sé il senso profondo dell’esistere, che a volte nuota, altre rotola, altre racconta storie e poesie.

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