Il mare – la pancia emotiva del saper essere

Pubblicato il: 2 Agosto 2018

Giorni di vacanza. Mare, sole, spiaggia, un po’ di relax rubato tra una formazione e l’ altra, qualche cliente frettoloso di concludere buoni accordi e nuovi progetti editoriali che rapiscono il mio tempo e il mio entusiasmo nonostante il caldo fotonico da allerta 3. Oggi però chiudo tutto, asciugamani ciabatte e si parte, oggi io e Michele andiamo a caccia di onde. Alta marea,cavalloni alti una decina di centimetri 😎 la condizione ottimale per affrontare la tempesta perfetta 😉. Scendiamo in spiaggia armati: tavola da surf, un retino e … una pietra magica (perché non si sa mai). Un tuffo carpiato e via, insieme, a raccogliere più onde possibili, come scorta per il lungo inverno. Uno due tre quattro … le onde entrano nel retino senza troppi capricci, ma non sono tutte uguali, le dobbiamo catalogare: onde alte e lisce, per realizzare idee classiche, disimpegno; onde medio-basse-increspate, utilissime se ti serve qualche suggerimento per scrivere una canzone o un pezzo musicale; onde oblique che soffiano di sbieco insieme al vento giocherellone; onde intere e onde rotte, silenziose o chiacchierone … Onde che hanno il potere di metterci in comunicazione con il nostro personale infinito, che regalano benessere. Il sole sta andando a riposare, dobbiamo andare a far la spesa, chiede il tempo di un ultimo tuffo in solitaria. Sorrido emanando un silenzioso si. “Ecco mamma, hai visto? C’era un’ onda che avevo incontrato l’ anno scorso, le ho stretto la mano e le ho detto che può restare qui, cosi ci ritroviamo l’ anno prossimo un po’ cresciuti e ci diciamo come va”. Mano nella mano e mi penso scoglio porto banchina mentre il caldo si attenua e tu parti, ogni giorno di più, bellissima prora che taglia il vento e spalma meraviglia ad ogni piccolo passo. Mi godo la sabbia il sale il senso … quello profondo del saper essere idea e racconto, ali e radici, il privilegio indiscutibile di essere madre … la tua … avvolta da un cielo fradicio di sogni . Avventure e nuvole. Amore Incanto Poesia ❤

CONDIVIDI:

Altri articoli che potrebbero interessarti

Come riaccendere un drago stanco

Come riaccendere un drago stanco

Una volta, un drago di ritorno dall'ennesima battaglia contro le Cornacchie Canterine, si sentì particolarmente stanco ed affamato. E siccome volava da anni, senza sosta, decise di cercar ristoro nel posto più vicino che avesse trovato. Un po' per caso, un po' per...

leggi tutto
IL DONO DEL VENTO

IL DONO DEL VENTO

  Dopo un lungo viaggio, giunto all' ingresso del Regno D'Altrove, ad un tratto un Silenzio stremato dalla sete e dalla polvere disse: NON C'È VOCE Urlava, senza rendersi conto del volume smodato, prodotto da corde vocali anarchiche, che non sapeva più dominare....

leggi tutto